LO STUPORE DI CHI SI AFFIDA A DIO

"Carissimi tutti,
In questo Natale, nuovo, vogliamo con forza, far arrivare il nostro GRAZIE a Dio, Autore dei meravigliosi fili che intesse con le nostre vite, creando dei capolavori, unici.
Vogliamo far arrivare il nostro GRAZIE, ad ognuno di voi, strumenti preziosi, per la realizzazione delle Sue opere, della vita nuova che ha sognato per i nostri figli."

"Abbiamo iniziato questo tempo, con il desiderio di camminare in modo serio, perché il cammino serio che sta facendo nostra figlia in Domus, chiede a noi, per primi, e innanzitutto, conversione .

Abbiamo camminato sulla Parola di Giovanni il Battista: raddrizzate i sentieri, riempite le valli, abbassate le montagne. Ci ha fatto da guida una riflessione che Dio ci ha donato e poi sigillato nel cuore, come dono: " Non c'è nessuno della sua parentela che si chiama con questo nome " Zaccaria ed Elisabetta permettono a Giovanni di non rispondere alle aspettative degli altri, comprese le loro, ma gli permettono di essere UNICO. Un MISTERO. Proprio come unici e un mistero sono ognuno dei nostri figli.

E il compito più alto di noi genitori, crediamo sia proprio questo: generare quest'unicita', dare la possibilità ai nostri figli di essere unici, di realizzare il mistero che sono, senza dover rispondere a quello che ci aspettiamo o che desideriamo per loro, e da loro...Dio, ha desideri più grandi dei nostri. Un aspettativa, anche se buona, non è detto che si debba realizzare come pensiamo noi. È questo il desiderio più grande che Dio ci ha messo nel cuore in questo tempo, e questo gli abbiamo chiesto: di aiutarci ad essere genitori così."

"E’ arrivata l'occasione inaspettata in questo Natale, di gustarne la bellezza, della libertà, che un amore così, porta con sé. Abbiamo atteso giorno dopo giorno, notizie sulla data di ritorno di nostra figlia a casa per le vacanze di Natale. Certi, anzi, certissimi, che sarebbe avvenuto. Abbiamo caricato questo desiderio di tanta aspettativa e di immaginazione, su come avremo preparato la casa, e il cuore.

Poi, arriva la notizia, appresa insieme, mio marito ed io: "nostra figlia non torna."

LO STUPORE DI CHI SI AFFIDA A DIO

Lettera di un genitore

Ciò che è seguito, è stato un lungo abbraccio...non un commento, non una parola, non una lacrima, non un diniego. Abbiamo ACCOLTO. In silenzio. Per Grazia, senza lasciare che quel vuoto, quella aspettativa delusa, quella mancanza, potessero comandare su di noi. Certi, da subito, che Dio quelle aspettative e quei desideri li avrebbe realizzati in altro modo da come pensavamo noi. Siamo consapevoli, che questa reazione è avvenuta per Grazia.

Come per Grazia, tutto sta procedendo in strade e percorsi inaspettati, e meravigliosi. Molto più grandi di noi.

Nessuna tristezza ha invaso il nostro cuore.

Poi, l'invito, a non fare regali personali ai nostri figli, ma solo di partecipare ad un regalo unico per tutti i ragazzi, e iĺ luogo che li accoglie. Per riflettere sul fatto che Dio non ci fa mancare niente di ciò che ci serve, ma anzi, ci dona di più.

Da qui, è iniziato a nascere nel nostro cuore un altro desiderio, bello. Quello di vivere in comunione con voi, e con nostra figlia, questo Natale, nell'essenzialita' , nel mettere al centro Colui, che è il vero DONO, GESÙ, che viene a vivere con noi ogni cosa, grande e piccola, bella e brutta, facile e difficile portando novità, sempre.

E noi questo Gesù veramente lo sperimentiamo vicino, vivo, presente. Niente saremmo stati in grado di fare o di supportare, senza di Lui. Di vivere tutto, con questa Grazia, con questa gioia, è solo dono. E così abbiamo detto: "vogliamo anche noi fare così!"

E abbiamo coinvolto le nostre famiglie d'origine, dall'una e dall'altra parte, proponendo di rinunciare, ognuno, al proprio regalo, per partecipare al cammino dei ragazzi della Domus, rimettendo al centro la semplicità, la gratitudine per i doni di ogni giorno, per contribuire con la nostra piccola rinuncia, a ciò che è necessario al luogo che accoglie nostra figlia da quasi due anni. Cosicché ognuno potesse sentirsi partecipe di un progetto. Non solo. Ma l'occasione di questa proposta, è stata anche occasione per parlare con quella parte della famiglia allargata, che non conosce bene il cammino e il percorso che propone la Domus, perché non avendo condiviso e accettato a pieno la nostra scelta, di conseguenza non ci hanno mai neanche fatto domande. E lo stupore è stato che l'occasione di parlare così liberamente e così nella verità, ha prima di tutto liberato noi, ma ha anche permesso l'ascolto dall'altra parte, e ci siamo sentiti dire un grazie, accompagnato da un abbraccio.

Solo Dio sa fare queste cose.

Ecco, le quote che manderemo come regalo ,sono i regali che non ci scambieremo il giorno di Natale fra di noi famiglie. Che libertà. Che novità. La cosa più bella è arrivare a Natale in questa Comunione con nostra figlia, con voi, e anche con le nostre famiglie d'origine, con le quali avremmo comunque trascorso il Natale, ma farlo con il cuore libero da tutti quei " non detti" e con la pace di quell'abbraccio, è altra cosa.

E adesso capiamo, che i desideri che mano a mano Dio ci ha messo nel cuore in questo Avvento , a partire dal "prepararci bene" servivano per tutto questo.

Ecco come Dio ha pensato alla novità di questo Natale.

Grazie, perché siete il tramite che permette la realizzazione di tanti sogni, di tanti progetti e di tanti desideri.

Grazie, per questo cammino condiviso.

Grazie, per i SI di ogni giorno.

Buon Santo Natale. Con tutto il cuore."

Lo stupore di chi si affida a Dio

"Carissimi tutti, In questo Natale, nuovo, vogliamo con forza, far arrivare il nostro GRAZIE, a Dio, Autore dei meravigliosi fili che intesse con le nostre vite, creando dei capolavori unici. E vogliamo far arrivare il nostro GRAZIE, ad ognuno di voi, strumenti preziosi, per la realizzazione delle Sue opere, della vita nuova che ha sognato per i nostri figli."

1/4/2023

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